INTRODUZIONE AL KEIGO
Un tratto distintivo della lingua Giapponese è il keigo, ossia il linguaggio onorifico, ossia l’insieme di verbi e regole da adottare nel linguaggio quando si approcciano persone che non fanno parte della cerchia di amicizie o parentele. Questa peculiare caratteristica non è un’esclusiva della lingua Giapponese, ma a vario titolo è riscontrabile in altre lingue asiatiche, come ad esempio il Coreano, il Cinese, il Vietnamita, il Birmano, il Thailandese e il Giavanese.
La
principale difficoltà nell’apprendimento del keigo non risiede tanto nell’applicare alcune regole e nell’uso di
verbi diversi, ma impararne l’uso “sociale”, ossia come e in quali termini
approcciare gli interlocutori. Quindi non è tanto difficile imparare le basi del
keigo, ma ben più difficile è capire quando e con quali modalità spaziare
fra questi diversi livelli di linguaggio:
keigo(敬語)(Insieme delle forme onorifiche e
umili), teineigo(丁寧語)(forma cortese), kougotai(口語体)(forma colloquiale) , zokugo(俗語)(forma
amichevole, slang).
Non
basta sapere con chi si sta parlando, ma anche di chi si parla e purtroppo la
questione non è riconducibile ad un semplice “La persona X è ad un livello
superiore e quindi uso sempre l’appropriato livello di keigo”. Quando si decide di adoperare il keigo nelle conversazioni c’è una sconcertante gamma di modelli da
impiegare ed altri argomenti legati più o meno indirettamente al keigo da
valutare per un corretto utilizzo. E questa valutazione va fatta per ogni verbo
e predicato e continuamente. Oltre a ciò bisogna valutare le complesse
dinamiche legate al concetto giapponese di fuori / dentro il gruppo a cui si
appartiene, alla gerarchia sociale e aziendale. Un uso esagerato del keigo
inoltre ottiene lo stesso risultato di una mancanza di uso quando invece
sarebbe richiesto: ossia che si dimostra all’interlocutore di non conoscere il
keigo, cosa che modificherà al nostra valutazione agli occhi dell’interlocutore
stesso.
I
Giapponesi stessi possono avere difficoltà con il keigo e soprattutto le nuove
generazioni in azienda vengo formate specificatamente su questo argomento.
L’argomento
è complesso tanto da occupare interi libri, ma qui si tratteranno solo le basi
essenziali:
Il
Giapponese può essere approssimativamente suddiviso in tre
livelli di cortesia: forma piana, forma cortese e linguaggio
onorifico / umile. Il keigo
敬語
è appunto il linguaggio onorifico e si
può dividere in tre diverse
categorie:
Sonkeigo (尊敬語) –
Questo è il linguaggio di rispetto
da usare nei confronti di persone che si vuole superiori di rango come i capi
al lavoro, oppure anziani o comunque persone che non appartengono a familiari o
alla cerchia di amici.
Kenjōgo (謙譲語) – Questo è il linguaggio di umiltà che si usa per abbassare o diminuire se stessi e la propria
cerchia di amici, familiari o colleghi (persone
che collettivamente vengono chiamate miuchi 身内) quando si parla con altre persone, e appunto si
indica le persone del gruppo miuchi.
Spesso questo si usa in tandem col sonkeigo.
Teineigo (丁寧語) – È la forma più generica tra quelle
cortesi, senza particolare distinzione di livello sociale o gerarchico. Purtroppo in genere si impara quest’ultima
forma, tralasciando le altre due, che invece sono decisamente più distintive
della lingua Giapponese.
Quindi quello che può essere un comando imperativo,
può essere declinato in varire versioni:
Suware – 座れ (siedi! - da
usare con cautela)
Suwari nasai - 座りなさい (siediti - imperativo cortese)
Suwatte kudasai - 座ってください (si sieda - teinengo)
Osuwari kudasai – お座りください (si sieda - sonkeigo)
Osuwari
ni natte kudasai – お座りになってください (si
sieda - sonkeigo ancora più cortese)Suwari nasai - 座りなさい (siediti - imperativo cortese)
Suwatte kudasai - 座ってください (si sieda - teinengo)
Osuwari kudasai – お座りください (si sieda - sonkeigo)
Sonkeigo - 尊敬語
Il
linguaggio di rispetto o sonkeigo è usato per mostrare rispetto o elevare gli
altri (nei nostri confronti) quando ci si indirizza a persone non facenti parte
del gruppo miuchi . Un primo metodo semplice per portare
rispetto è quello di utilizzare la forma passiva/potenziale
(es. 飲む diventa 飲まれます), che però è accettabile
solo come forma leggera di rispetto. Per utilizzare un livello di rispetto
accettabile, è invece necessario usare la versione onorifica del verbo, che si
può ottenere in due modi:
alcuni verbi vengono sostituiti da una loro
controparte onorifica, completamente diversa:
VERBO
|
SONKEIGO
|
NOTE
|
Andare,
Venire, Esserci
|
いらっしゃる
|
Un unico verbo
usato per sostituire tre diversi verbi piani. Questo verbo non si scrive
solitamente in kanji. Viene anche usato assieme alla forma in ~te (es. 読んでいっらっしゃる)
|
Venire,
Chiedere
|
伺う
|
Sostituisce
sia Venire che Chiedere. Frase tipica: “伺いたいんですが…”.
|
(うかがう)
|
||
Mangiare
|
召し上がる
|
Un errore
comune, anche tra i Giapponesi stessi, è aggiungerci davanti un お onorifico: tale ridondanza è
essenzialmente errata
|
(めしあがる)
|
||
Guardare,
Vedere
|
ご覧になる
|
come sopra
|
(ごらんになる)
|
||
Sapere
|
ご存知
|
Domanda
comune: ご存知ですか? O anche varianti ancora più
cortesi
|
(ごぞんじ)
|
||
Parlare, Dire
|
おっしゃる
|
Kanji usato
raramente.
|
Fare
|
なさる
|
Usato anche
nei composti di kanji che contengono する
|
Dare
|
下さる
|
Molto comune
|
I verbi esposti sopra possono
essere coniugati regolarmente nelle forme in ~te,
~masu, ~ta ecc…. Alcuni di essi però,
presentano una forma in ~masu
irregolare . Questi
sono:
「なさる」、「いらっしゃる」、「おっしゃる」、「下さる」、 e 「ござる」(di umiltà, trattato dopo). Per tutti questi verbi, la forma in ~masu
non prevede il passaggio standard da ru「る」 a ri「り」,
come accade per tutti gli altri verbi, ma il cambio avviene in i 「い」 . Eccetto la forma in ~masu tutte le altre
coniugazioni sono regolari.
FORMA IN MASU - ます形
|
||||
FORMA
PIANA
|
FORMA IN ます
|
FORMA
IN ますPass
|
FORMA
IN ますNeg
|
FORMA
IN ますPass
Neg
|
なさる
|
なさいます
|
なさいました
|
なさいません
|
なさいませんでした
|
いらっしゃる
|
いらっしゃいます
|
いらっしゃいました
|
いらっしゃいません
|
いらっしゃいませんでした
|
おっしゃる
|
おっしゃいます
|
おっしゃいました
|
おっしゃいません
|
おっしゃいませんでした
|
下さる
|
下さいます
|
下さいました
|
下さいません
|
下さいませんでした
|
ござる
|
ございます
|
ございました
|
ございません
|
ございませんでした
|
Da questo possiamo notare che
il diffusissimo kudasai 「ください」 altro
non è che la coniugazione irregolare del verbo kudasaru 「下さる」 che a sua volta è la versione onorifica di kureru 「くれる」= dare.
Per fare delle richieste utilizzando kudasaru 「下さる」、irassharu「いらっしゃる」e nasaru「なさる」, soprattutto nelle frasi fatte, si utilizzano le seguenti modifiche:
Si coniuga il verbo
onorifico tramite una speciale forma in
~masu, sostituendo il su「す」con il se 「せ」:
下さる → 下さいます → 下さいませ
いらっしゃる → いらっしゃいます → いらっしゃいませ
下さ
いらっしゃ
Una versione
abbreviata e leggermente meno formale prevede l’eliminazione del ~masu:
下さる → 下さいます → 下さい
いらっしゃる → いらっしゃいます → いらっしゃい
下さ
いらっしゃ
Es.
Shachō wa mō o kaeri ni
narimashita= 社長はもうお帰りになりました = Il presidente (della ditta) è già tornato
a casa.
Sensei
wa o mie ni narimasu ka= 先生はお見えになりますか=
Ha visto l’insegnante?
Ten'nai de o meshiagari desu ka=
店内でお召し上がりですか=
Desidera mangiare dentro?
Il
prefisso onorifico da anteporre a verbi (e sostantivi) può essere o 「お」,
oppure go 「ご」 . La scelta tra i due
prefissi è guidata dalla seguente regola: O,
prima dei termini di origine giapponese, quindi con lettura kun; GO
prima dei termini di origine sino-giapponese, quindi con lettura on. Come spesso succede, però, tale
regola non è assolutamente definitiva né affidabile, infatti ci sono
innumerevoli termini che la infrangono:
お電話= telefono; お散歩= passeggiata; お財布= portafoglio; お茶= the verde; お給料= stipendio; お礼= saluto; お世辞= complimento; お正月= capodanno.
È bene
puntualizzare che non bisogna mai
usare il sonkeigo quando si parla di
persone che fanno parte della nostra cerchia. Ad esempio si può usare il sonkeigo parlando con il proprio nonno,
ma non parlando ad altri del proprio nonno. Stessa cosa col presidente della
propria azienda. Infine quando si parla in sonkeigo
si parla di altre persone, la parola hito
è sostituita dal più onorifico kata,
e quando si parla del capo di qualcuno cisi riferisce a “responsabile” tantō no kata 「担当の方」
I verbi che non appartengono alle categorie
sopra esposte vengono trasformati nella loro forma onorifica, seguendo questa
costruzione:
お/ご+ V2 + に + なる
→ PREFISSO ONORIFICO + V2 + NI + NARU
お/ご+ V2 + です → PREFISSO ONORIFICO + V2 + DESU
Seguono alcuni
esempi, tutte domande rivolte ad una seconda persona in forma onorifica:
Arisusan,
mō meshiagarimashita ka= アリスさん、もう召し上がりましたか= Alice, hai già mangiato?
Shigoto
de nani wo nasatte iru ndesu ka= 仕事で何をなさっているんですか=
Che cosa fai al lavoro?
Suisenjō wo kaite kudasaru ndesu ka= 推薦状を書いてくださるんですか= Scriveresti per me una lettera di raccomandazione? (lett. Mi daresti il favore si scrivere…)
Suisenjō wo kaite kudasaru ndesu ka= 推薦状を書いてくださるんですか= Scriveresti per me una lettera di raccomandazione? (lett. Mi daresti il favore si scrivere…)
Dochira kara irasshaimashita ka= どちらからいらっしゃいましたか= Da dove vieni?
Kyō wa, dochira he irasshaimasu ka= 今日は、どちらへいらっしゃいますか= Oggi dove andrai?
Esempi di trasformazione da
linguaggio normale a sonkeigo:
Sensei wa ima imasen, gogo kara kuru sōdesu → Sensei wa ima irasshaimasen ka, gogo kara irasshyaru sōdesu =先生は今いませんが、午後から来るそうです → 先生は今いらっしゃいませんが、午後からいらっしゃるそうです= L’insegnante non c’è, ma dicono che verrà
nel pomeriggio.
Sensei ga "raishū shiken o
suru" to iimashita
→ Sensei ga" raishū shiken
o suru" to osshaimashita=先生が"来週試験をする"と言いました → 先生が"来週試験をする"とおっしゃいました= L’insegnante ha detto: “la prossima settimana ci sarà l’esame”.
Uedasan wo shitte imasu ka → Uedasan wo gozonji desu ka =上田さんを知っていますか → 上田さんをご存じですか= Conosce il
Sig. Ueda?
Dōzo, tabete kudasai > nonde kudasai → Dōzo, meshiagatte kudasai=どうぞ、食べて下さい> 飲んで下さい → どうぞ、召し上がって下さい = Prego si serva.
Kesa no terebi no nyūsu wo mimashita ka → Kesa no
terebi no nyūsu wo goran
ni narimashita ka
=今朝のテレビのニュースを見ましたか → 今朝のテレビのニュースをご覧になりましたか = Ha visto le notizie in TV stamani?
Shachō wa konban shuppatsu shimasu → Shachō wa konban shuppatsu nasaimasu
=社長は今晩出発します→ 社長は今晩出発なさいます= Il presidente della ditta partirà stanotte.
Richieste formali
È anche
possibile utilizzare il kudasai con i verbi onorifici, sostituendo ni naru
appunto con kudasai. Questo
risulta utile quando si vuole chiedere a qualcuno di fare qualcosa, mantenendo
un livello alto di cortesia.
お/ご+ V2 + 下さい。 → PREFISSO ONORIFICO + V2 + KUDASAI
ITA
|
VERBO
|
RADICE
ます形
|
RICHIESTA
FORMALE
|
PAGARE
|
支払う (shiharau)
|
支払い(shiharai)
|
お支払いください (o-shiharai
kudasai)
|
PREMERE
|
押す(osu)
|
押し(oshi)
|
お押しください(o-oshi kudasai)
|
ASPETTARE
|
待つ(matsu)
|
待ち(machi)
|
お待ちください (o-machi kudasai)
|
SEDERE
|
座る(suwaru)
|
座り(suwari)
|
お座りください(o-suwari kudasai)
|
USCIRE
|
降りる(oriru)
|
降り(ori)
|
お降りください (o-hairi kudasai)
|
Se la
richiesta ha a che fare con verbi formati dall’unione di un sostantivo con suru (costruzione molto comune), in
questo caso la forma assunta dalla richiesta sarà:
お/ご+ SOST + 下さい。 → PREFISSO ONORIFICO + SOST + KUDASAI
ITA
|
SOST
|
SOST +
SURU
|
RICHIESTA
FORMALE
|
FARE ATTENZIONE
|
注意
(chūi)
|
注意する (chūi suru)
|
ご注意ください
(go-chūi kudasai)
|
COOPERARE
|
協力
(kyōryoku)
|
協力する (kyōryoku suru)
|
ご協力ください
(go-kyōryoku kudasai)
|
Es.
O-kane wa
oriru sai ni o-shiharai
kudasai=お金は降りる際にお支払いください= Per favore pagate prima di
uscire.
Shuppatsu shimasu node, dōzo o-suwari kudasai= 出発しますので、どうぞ、お座りください= Poiché stiamo partiamo, per favore prendete posto.
Shōshō omachi kudasai =
少々お待ちください= Per favore, attenda un attimo.
Kochira ni goran kudasai=
こちらにご覧下さい= Per favore, guardi da questa parte.
Shimaru doa ni go chūi kudasai= 閉まるドアにご注意下さい= Per favore, fate attenzione alle porte.
Shimaru doa ni go chūi kudasai= 閉まるドアにご注意下さい= Per favore, fate attenzione alle porte.
Esempi
vari:
Dialogo
formale in albergo, il receptionist
si rivolge al cliente in sonkeigo:
接客系 - いらっしゃいませ。
ゲスト - 部屋をお願いしておいた小林ですが。。。
接客系 - 小林様でございますね。ここにご住所とお名前をお書きになってください。
ゲスト - これでいいですか。
接客系 - はい、よろしゅうございます。お部屋は605号室でございます。右側のエレベーターで六階までいらっしゃってください。
ゲスト - だれか私を訪ねて来ませんでしたか。
接客系 -先ほうど、山田様と言う方がお見えになりました。一階のロビーでお待ちしているとのことでございます。
Sekkyakukei
- Irasshaimase
Gesuto - Heya wo onegai shite oita Kobayashi desu
ga…
Sekkyakukei
- Kobayashi sama de gozaimasu ne.
Koko ni gojūsho to onamae wo ogaki ni natte kudasai.
Gesuto - Kore de ii desu ka?
Sekkyakukei
- Hai, yoroshūgozaimasu. Oheya wa
605 gōshitsu de gozaimasu. Migigawa no erebētā de rokkai made irasshatte kudasai
.
Gesuto - Dare ka watashi o tazunete
kimasendeshita ka?
Sekkyakukei
- Sakihōdo, Yamada sama to iu
kata ga omie ni narimashita. Ikkai no robī de omachi shite iru to no koto de
gozaimasu.
Receptionist – Benvenuto
Ospite – Sono Kobayashi, che ha fatto la richiesta
di una stanza.
Receptionist – Ah è il signor Kobayashi. Per
favore scriva qui il suo nome e l’indirizzo.
Ospite – Così va bene?
Receptionist – Sì, va bene. La stanza è la numero
605. Può andare fino al sesto piano con l’ascensore del lato destro.
Ospite – Qualcuno ha chiesto di me?
Receptionist – Poco fa una persona che si
chiama Yamada è venuto per vederla. La sta aspettando alla lobby del primo
piano.
Ospite – Ah va bene, grazie.
Dialogo formale tra un
Professore ed un assistente, in cui l’assistente si rivolge al superiore in
sonkeigo:
アシスタント – 小林先生、よくいらっしゃいました。
先生 - やあ、山田君久しぶりですね。
アシスタント – 駅までお迎えに参るつもりでしたが、お着きなる時間が分かりませんでしたので失礼いたしました。
先生 - いや、電車が遅れてね。
アシスタント – 駅からタクシーでお出でになったのですか。
先生 - ええ、タクシーで来たのですが、道がこんでいて遅くなってしまいました。
Ashisutanto – Kobayashi sensei, yoku irasshaimashita.
Sensei –
Yā, Yamada kun hisashiburi desu ne.
Ashisutanto – Eki made omukae ni mairu tsumori
deshita ga, otsukinaru jikan ga wakarimasen deshita no de shitsurei
itashimashita.
Sensei - Iya, densha ga okurete ne.
Ashisutanto – Eki kara takushī de oide ni natta
nodesu ka.
Sensei - Ee, takushi de kita no desu ga, michi
ga konde ite osoku natte shimaimashita
Assistente – Professor Kobayashi, ben arrivato.
Professore - Buongiorno Yamada, da quanto tempo.
Assistente – Avevo intenzione di andare fino
alla stazione ad accoglierla, ma sono spiacente perché non ho capito l’orario
del suo arrivo.
Professore – Non fa nulla, tanto il treno ha
tardato.
Assistente – Dalla stazione ha preso un taxi?
Professore – Già, ho preso un taxi per venire
ma, poiché la strada era affollata, ho finito per fare tardi.
Kenjōgo - 謙譲語
Il linguaggio di umiltà, o kenjōgo, prevede che si sminuisca se stessi quando si parla con gli altri. Persino nel Giapponese di base è previsto che quando si parla della propria madre ad altri si usi il termine umile haha「母」mentre si parla della madre di qualcun altro ci si deve riferire rispettosamente col termine okāsan 「お母さん」. Quindi quando si parla di se stessi, della propria cerchia allargata o miuchi「身内」, è bene ridimensionare verso il basso il proprio status in qualche modo, pena apparire arroganti e maleducati.
Come avviene col sonkeigo anche per il kenjōgo ci sono sostantivi e verbi specifici che sostituiscono quelli regolari, mentre per ciò che non ha un set predefinito si segue una regola di trasformazione.
VERBO
|
KENJŌGO
|
NOTE
|
Andare, Venire
|
参る
|
Un unico verbo per entrambe le azioni
|
(まいる)
| ||
Esserci
|
おる
|
Usato anche insieme alla forma in te, con verbi di azione (es.. 帰国しておる)
|
Mangiare, ricevere
|
頂く
|
Uno dei più diffusi e utili verbi di umiltà
|
(いただく)
| ||
Parlare,dire
|
申し上げる
|
Usato nei luoghi di lavoro e altre realtà orientate ai servizi alla clientela.
|
(もうしあげる)
| ||
Fare
|
いたす
|
Sostituisce する anche nelle parole composte (es. お願いいたします).
|
Guardare, vedere
|
拝見する
|
Come spiegato sopra, いたす può sostituire するper esprimere maggiore umiltà
|
(はいけんする)
| ||
Sapere
|
存じる
|
Ci sono alcune varianti
|
(ぞんじる)
|
お/ご+ V2 + します / いたします → PREFISSO ONORIFICO + V2 + SHIMASU / ITASHIMASU
お/ご+ SOST + します / いたします → PREFISSO ONORIFICO + SOST + SHIMASU / ITASHIMASU
Ad es, se diciamo all’insegnante che stiamo leggendo il suo libro, al posto del solito yomimasu「読みます」, useremo oyomishimasu 「お読みします」o ancora meglio oyomiitashimasu 「お読みいたします」.
Qualche esempio molto noto di kenjōgo:
Irasshaimase= いらっしゃいませ= Benvenuto (lett. entri per favore)
Arigatōgozaimashita. Mata okoshi kudasaimase= ありがとうございました。またお越しくださいませ= Molte grazie. Torni ancora.
Arigatōgozaimashita. Mata okoshi kudasaimase= ありがとうございました。またお越しくださいませ= Molte grazie. Torni ancora.
Le sostituzioni riguardanti i sostantivi prevedono forme umili per i parenti, quindi ad esempio se parliamo della figlia di qualcun altro diremo ojōsan 「お嬢さん」 , mentre la nostra propria figlia sarà musume 「娘」 , e così via. Inoltre riferendosi ad altre persone al posto di hito, useremo mono 「者」 : un buon esempio è “responsabile” tantō no mono 「担当の者」.
I seguenti esempi sono tutte azioni svolte dal parlante, e quindi in tutte si usa la forma di umiltà.
Watashi wa kimu to mōshimasu = 私はキムと申します= Mi chiamo Kim (lett. Per quanto mi riguarda la gente dice Kim)
Watashi ga kaita repōto o mite itadakemasu ka = 私が書いたレポートを見ていただけますか。
Può leggere la mia relazione? (lett. Posso ricevere il favore che la mia relazione sia letta?)
Può leggere la mia relazione? (lett. Posso ricevere il favore che la mia relazione sia letta?)
Shitsurei itashimasu= 失礼致します= Mi scusi (lett. Faccio una maleducazione)
Esempi di trasformazione da linguaggio normale a kenjōgo:
• Igirisu kara kimashita jon to iimasu → Igirisu kara mairimashita jon to mōshimasu = イギリスから来ましたジョンと言います→ イギリスからまいりましたジョンと申します= John dice di venire dalla Gran Bretagna.
• Watashi wa amerika ni san nen imashita → Watashi wa amerika ni san nen orimashita= 私はアメリカに三年いました → 私はアメリカに三年おりました = Sono stato 3 anni in America.
• Sakki jon-san ni aimashita → Sakki jon-san ni omenikakarimashita=さっきジョンさんに会いました → さっきジョンさんにお目にかかりました = Poco fa ho incontrato John.
Altre sostituzioni
Ci sono altre parole che hanno una controparte in keigo. Il più comune e diffuso è sicuramente aru「ある」, che diventa gozaru「ござる」. Questo verbo può essere usato sia per esseri animati che oggetti inanimati. Non è né onorifico, né umile, ma semplicemente è più cortese di aru. Per evitare di parlare come un samurai (facendo anche brutta figura) è da usare sempre nella sua forma cortese gozaimasu「ございます」.
Per estensione la versione più cortese di desu 「です」 è degozaimasu 「でございます」.
Es:
Kochira wa, watashi no heya desu → Kochira wa, watashi no heya degozaimasu = こちらは、私の部屋です→こちらは、私の部屋でございます= La mia stanza è da questa parte.
O tearai wa kono biru no ni kai ni arimasu → O tearai wa kono biru no ni kai ni gozaimasu = お手洗いはこのビルの二階にあります → お手洗いはこのビルの二階にございます= Il bagno è al secondo piano dell’edificio.
In ordine crescente di cortesia:
(1) ごめん。Gomen
(2) ごめんなさい。Gomen'nasa
(3) すみません。Sumimasen
(4) 申し訳ありません。Mōshiwake arimasen (申し訳 è la forma umile di 言い訳)
(5) 恐れ入ります。Osoreirimasu
(6) 恐縮です。Kyōshukudesu.
(2) ごめんなさい。Gomen'nasa
(3) すみません。Sumimasen
(4) 申し訳ありません。Mōshiwake arimasen (申し訳 è la forma umile di 言い訳)
(5) 恐れ入ります。Osoreirimasu
(6) 恐縮です。Kyōshukudesu.
Riguardo i suffissi di cortesia dei nomi, ad un livello superiore a san「さん」, c’è sama 「様」. Quest’ultimo nel vero linguaggio parlato non è da abusare, anche se si sta utilizzando il keigo. Nello scritto invece è da usare anche con persone non così di rango elevato. In genere chi si occupa di servizi alla clientela(come cassieri, commessi e camerieri) è abituato ad usare molto il keigo enormalmente si indirizza ai clienti chiamandoli okyakusama 「お客様」. Ovviamente regnanti e divinità sono sempre accompagnate dal sama, come ad ed esempio Kamisama「神様」.
Alcuni sostantivi vengono sempre accompagnati da un prefisso onorevole come “sake”, “the” e “denaro” 「お酒」, 「お茶」, 「お金」. Questi sono comuni, ma spesso i prefissi ci sono in parole che non ci aspetteremmo, come ad esempio okonomiyaki 「お好み焼き」 omiyage「お土産」
Utilizzi estesi
A. “Interrompere il contatto”
Se per qualunque motivo ci si mette a parlare in keigo improvvisamente, o si replica in keigo anche se l’interlocutore parla in modo amichevole, quello che si ottiene è di “interrompere il contatto emotivo” con l’interlocutore, o trasmettergli una certa distanza tra di voi. La formula scelta in queste occasioni è spesso la seguente
Segue un dialogo d’esempio in cui il soggetto non è interessato alle proposte dell’interlocutore e usa la formula sopra evidenziata. Il risultato sarà che l’altra persona capirà molto chiaramente le vostre intenzioni:
Asan.ねね、来週時間ない?食事しようよ!
Bsan.せっかくですが、遠慮させていただきます。
A.Ne ne, raishū jikan nai? Shokuji shiyou yo! B. Sekkaku desuga, enryosasete itadakimasu.
A. Hey, che ne dici se facciamo qualcosa la prossima settimana? B. È un peccato ma devo declinare l’invito
B. “Sollecitare l’approvazione”
Di regola bisognerebbe avere l’approvazione preventiva da parte dei responsabili prima di prendere decisioni o eseguire un’attività. Se per una qualche ragione si è presi l’iniziativa senza esplicita approvazione, con la formula seguente l’interlocutore dovrà approvare quanto si è già fatto.
従業員:すいません、きのう急用ができ3時に帰らせていただきました
部長: あ、そう。大丈夫?
Jūgyōin: Suimasen, kinō kyūyō ga deki 3ji ni kaerasete itadakimashita
Buchō: A. sō. daijobu?
Impiegato: Mi susi ma ieri ho avuto un affare urgente da seguire e sono tornato a casa alle 3.
Capo: Ah, tutto bene?
Il capo rientra da un viaggio d’affari e chiede ad un impiegato come sono andate le cose durante la sua assenza.
部長: あれ?これはいつ決まったのかね?
従業員: あ、お伝えするのが遅くなって申し訳ございません。実は部長がいらっしゃらなかったので私が決めさせていただきました。あ、それも時間がありませんでしたので、私がさせていただきました。
部長: あ、そう
Buchō: are? kore wa itsu kimatta no ka ne?
Jūgyōin: A, otsutae suru no ga osoku natte mōshiwakegozaimasen. Jitsuwa buchō ga irassharanakatta node watakushi ga kimesasete itadakimashita。A, sore mo jikan ga arimasendeshitanode, watakushi ga sa sete itadakimashita.
Buchō: a, sō
Capo: Huh? Quando è stata decisa questa cosa?
Impiegato: Mi spiace non averla informata prima. Ho dovuto prendere questa decisione in quanto lei non c’era.Ah, l’ho fatto perché non c’era molto tempo.
Capo: Ah, va bene.
Riassunto forme di umiltà e onorifiche
Per usare le forme onorifiche si possono seguire diverse costruzioni:
Si usano le forme passive, le forme causative con ~te itadakimasu, il verbo in forma indefinita con il ni naru, il verbo in forma indefinita con il desu, il verbo in forma indefinita con il suru /itasu, oppure si utilizza la sostituzione dei verbi in forma piana/cortese con le loro controparti keigo di umiltà o onorifico. Segue una tabella riassuntiva:
FORMA PIANA
|
FORMA ONORIFICA
|
FORMA UMILE
|
する
|
なさる
|
致す
|
行く
|
いらっしゃる/おいでになる
|
参る
|
来る
|
いらっしゃる/おいでになる
|
参る
|
いる
|
いらっしゃる/おいでになる
|
おる
|
見る
|
ご覧になる
|
拝見する
|
聞く
|
-
|
伺う
|
言う
|
おっしゃる
|
申す/申し上げる
|
あげる
|
-
|
差し上げる
|
くれる
|
下さる
|
-
|
もらう
|
-
|
いただく
|
食べる
|
召し上がる
|
-
|
知っている
|
ご存知(です)
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存じる
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Esempi di espressioni note con l’uso del keigo:
Yoroshiku onegai shimasu= よろしくお願いします= Faccio gentile richiesta.
Sensei, o kiki shitai koto ga arimasuga= 先生、お聞きしたいことがありますが= Maestro c’è qualcosa ce vorrei chiederle.
Sumimasen, o mata se shimashita= すみません、お待たせしました= Scusate l’attesa
Sen-en kara o azukari itashimasu= 千円からお預かりいたします= Tenga il resto di 1000 yen (detto quando si riceve il resto da una banconota da 1000 ¥)
Sensei, o kiki shitai koto ga arimasuga= 先生、お聞きしたいことがありますが= Maestro c’è qualcosa ce vorrei chiederle.
Sumimasen, o mata se shimashita= すみません、お待たせしました= Scusate l’attesa
Sen-en kara o azukari itashimasu= 千円からお預かりいたします= Tenga il resto di 1000 yen (detto quando si riceve il resto da una banconota da 1000 ¥)
Teineigo - 丁寧語
Il teinengo altri non è che la forma cortese in ~masu che si impara fin dall’inizio:
Frasi in teineigo:
- Grazie per l’altro giorno= Kono aida wa dōmo 「この間はどうも」→ senjitsu wa arigatō gozaimashita 「先日はありがとうございました」
- Chi è quello?= ano hito wa dare? 「あの人はだれ」 = Achira no kata wa donata desu ka? 「あちらの方はどなたですか」
- Sono terribilmente spiacente, ma ritarderò circa 20 minuti= gomen daitai 20 pun gurai okureru「ごめんだいたい20分遅れる」 = mōshiwake arimasen, yaku 20-pun hodo okuremasu 「申し訳ありません、やく20分ほど遅れます」
- Lo sai? = shitteru「知ってる」 = gozonji desu ka「ご存知ですか」
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